Posted on: 24/04/2020 Posted by: Alfonso Menichini Comments: 0

L’asbestosi è una malattia che colpisce i polmoni, causata dall’esposizione e dall’inalazione di fibre di amianto. Si tratta di una fibrosi interstiziale conseguente ad una infiammazione

causata dai corpi estranei introdottisi nel tessuto polmonare.

L’asbestosi è in gran parte dei casi riconosciuta quale malattia professionale poiché sovente causata da prolungata esposizione all’amianto sul luogo di lavoro, avvenuta prima del bando del minerale dall’Italia nel 1992.

Indennizzi e risarcimento per asbestosi da amianto

L’asbestosi professionale dà diritto al lavoratore colpito ad alcune prestazioni economiche, pensionistiche e previdenziali:

  • immediato prepensionamento;

  • rendita INAILper malattia professionale;

  • eventuale risarcimento da parte del datore di lavoroper omesse tutele di sicurezza.

 Le categorie professionali più a rischio

L’amianto è stato utilizzato come coibentante in molti settori produttivi fino all’entrata in vigore della Legge 257 del 1992, che ne ha vietato l’utilizzo.

Fra le categorie di lavoratori più esposti sono contemplati:

  • gli operai dei cantieri navali e il personale a bordo delle navi(manutentori, elettricisti, saldatori, caldaisti, meccanici, operatori di macchina, etc…);

  • i ferrovieri: verniciatori, caldaisti, meccanici, tappezzieri, macchinisti e tutti coloro che hanno lavorato all’interno delle carrozze coibentate in amianto;

  • muratori e personale tecnico nell’edilizia (piastrellisti, tubisti, imbianchini, idraulici, carpentieri);

  • operatori dell’industria tessile;

  • portuali;

  • operai di raffineria;

  • operai siderurgici;

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 Sintomi e diagnosi dell’asbestosi

L’asbestosi in fase iniziale può essere asintomatica; tuttavia la malattia, in parte dei casi, causa una progressiva insufficienza respiratoria accompagnata da tosse, astenia e nei casi più gravi da insufficienza ventricolare.

La diagnosi di asbestosi può essere formulata dal medico

avvalendosi di diverse tecniche:

  • l’anamnesi clinica, ovvero la conoscenza di una passata esposizione all’asbesto;

  • la TAC Tomografia Assiale Computerizzata del torace;

  • la radiografia del torace;

  • il lavaggio broncoalveolare che può rivelare la presenza di fibre di amianto nei polmoni;

  • la biopsia polmonare.

Nelle immagini radiografiche solitamente l’asbestosi si mostra come una evidente opacità prevalente nei lobi inferiori dei polmoni con un caratteristico aspetto a nido d’ape.

 Prognosi e trattamento dell’asbestosi

La prognosi dell’asbestosi è variabile poiché la malattia può essere stabile e non presentare sintomi importanti. In parte dei casi tuttavia la malattia può progredire provocando dispnea, scompenso cardiaco fino all’insorgere di neoplasie quali il cancro del polmone ed il mesotelioma pleurico.

Non esiste una cura risolutiva per l’asbestosi. Tuttavia per il trattamento dei sintomi e delle problematiche connesse alla malattia possono essere utili:

  • l’ossigenoterapia;

  • la riabilitazione respiratoria;

  • il trattamento farmacologico dello scompenso cardiaco.

 

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