Posted on: 04/05/2020 Posted by: Alfonso Menichini Comments: 0

Il risarcimento del danno da parte del datore di lavoro

Il lavoratore leso nella salute, a causa di un’esposizione tossica in ambito lavorativo, ha diritto al risarcimento del danno da parte del datore di lavoro.

Come fare? È necessario rivolgersi ad un legale esperto del settore che si adoperi per dimostrare che l’esposizione tossica è avvenuta presso quel datore di lavoro e che è stata proprio detta esposizione a far insorgere la patologia.

In sostanza il legale deve riuscire a dimostrare il nesso causale. Ciò non è sempre facile. Bisogna documentare il rapporto di lavoro con:

  1. contratto di lavoro;

  2. libretto di lavoro;

  3. estratto contributivo INPS;

  4. mansioni svolte;

  5. le omesse disposizioni di protezione individuale e/o ambientale da parte del datore di lavoro (documentazione, testimonianze);

  6. la certificazione della diagnosi ed il collegamento tra la stessa e l’esposizione subita durante la prestazione lavorativa.

L’avvocato, in forza del mandato, cercherà di ottenere il risarcimento del danno subito dal proprio assistito e/o dai suoi familiari, prima in via stragiudiziale ed eventualmente, in seconda battuta, ricorrendo al Giudice del Lavoro.

La prima stradaquella conciliativa, comporta un accordo tra le parti, frutto di delicate trattative che contemplano reciproche concessioni e che, in genere, si conclude in sei mesi/un anno.

La via giudiziaria, invece, più lunga e rischiosa, generalmente conduce a risultati più consistenti. Se vuoi saperne di più, in nostri legali sono disponibili per una consulenza gratuita.

 

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